Kevin Mitnick: l’arte dell’inganno e l’arte dell’intrusione

Sono sempre stato incuriosito da un personaggio quale Kevin Mitnick, per il movimento Free cosaleggoKevin e per le sue idee.

Ormai due anni or sono, ho letto il primo libro di Mitnick: l’arte dell’inganno (the art of deception). Il libro tratta il tema del social engineering: il tema è interessante, e rivela quanto spesso le persone sono inclini a fornire informazioni sensibili a persone sconosciute (o che forniscono credenziali convincenti). Tuttavia in alcuni punti la lettura è noiosa (ci sono trascrizioni di dialoghi e il dettaglio tecnico è molto basso). In definitiva, leggetelo se vi interessa sapere di più sulle tecniche di social engineering che vengono usate, e come difendersi.

006Il secondo libro, l’arte dell’intrusione (the art of intrusion): 288 pagine divorate in 6 giorni. Si parla di dettagli tecnici, tecniche di intrusione, storie “gialle”: un mix veramente interessante e che crea dipendenza. I 10 capitoli scorrono veloci, tra slot-machine modificate e intrusioni in banche dati. Alla fine di ogni capitolo, Kevin analizza le tecniche utilizzate e costruisce alcune riflessioni, e spiega come ci si può difendere da questi attacchi. L’ultimo capitolo del libro è dedicato ad un attacco di social  engineering, un caso esemplare da cui trarre insegnamento. Alcune considerazioni:

  • Il libro in alcuni punti è molto tecnico (si parla di RARP, reverse DNS, port knocking): anche se si parla di “racconti gialli”, è meglio avere un buon background tecnico per comprendere al meglio i dettagli di attacco nel corso del libro.
  • La traduzione in italiano, in alcuni punti, è forse un po’ troppo spinta (“token-gettoni”, magari colpa di un traduttore troppo zelante?)
  • Nelle ultime parti del libro si pubblicizza in modo eccessivo il primo libro di Mitnick, l’arte dell’inganno.

La citazione nella citazione: nel suo libro, Mitnick cita “L’arte della guerra” di Sun Tzu:

Know thy enemy and thyself, and you will be victorious.

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