I negozi in centro: ma perché con le porte spalancate in inverno?

Passeggiando per il centro città mi sono accorto di una diffusa abitudine tra i gestori di negozi dei marchi più famosi: mantenere le porte del negozio spalancate, anche in pieno inverno, con il risultato che tutta l’energia impiegata per riscaldare il negozio viene dispersa nell’ambiente. La domanda è: ma perché viene tenuta la porta aperta?

A mio avviso le porte vengono mantenute spalancate dai gestori perché si ritiene che le porte chiuse rappresentino una barriera psicologica per le persone. Vedendo le porte chiuse, alcuni clienti “timidi” decidono di non rompere la barriera e non entrare nel negozio.

E questo porta, ovviamente, ad uno spreco esagerato di energia (la stima è che per ogni negozio vengano sprecate 10 tonnellate di CO2, equivalenti a 3 voli A/R da Londra a Hong Kong) e ad un aumento dei prezzi della merce (il cliente paga lo spreco). Tuttavia, in Italia non esiste una legge a riguardo.

Anche le Iene si sono occupate del problema, creando un servizio davvero interessante. Non siamo gli unici, comunque. In UK è in atto una campagna di sensibilizzazione chiamata “Close the door”. E intanto, è notizia di questi giorni che il fenomeno global warming si stia complicando sempre di più.

D’ora in poi, prima di comprare in un negozio che inquina inutilmente credendo di eliminare una barriera psicologica che non mi pongo, ci penso due volte.

5 thoughts on “I negozi in centro: ma perché con le porte spalancate in inverno?”

  1. Concordo con te sul fatto che sia una pratica assurda. Tuttavia, la maggior parte dei negozi con porte aperte che ho visto a Bergamo utilizza le cosidette “barriere d’aria”.

    In pratica si tratta di macchine dall’aspetto simile a un condizionatore, poste sopra l’ingresso e il cui scopo è quello di generare un flusso lamellare d’aria verso il basso. Questo flusso, passando ad alta velocità davanti alla porta, funge da tappo, impedendo all’aria calda del negozio di mischiarsi con quella esterna.

    Questo, comunque, non toglie che sia assurdo lasciare le porte aperte, pratica che spesso richiede la presenza di una guardia che controlli l’ingresso e l’uscita.

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