Davide Cassani: Quelli che pedalano. La mia recensione

Fin da piccolo sono sempre stato appassionato al ciclismo, e utilizzare la bicicletta (sia per sport, sia come mezzo di trasporto) è un’attività a cui non rinuncio mai. Dopo aver visto in libreria il libro del famoso ciclista e commentatore Davide Cassani, ho deciso di comprarlo e di leggerlo.

Il libro è costituito da 157 pagine, ed è anche piuttosto economico: 9.50€. Cassani parte con uno showcase delle possibilità offerte dalla bicicletta come strumento di divertimento – ma anche come mezzo per tenersi in forma.Ci vengono poi presentati i vari tipi di bicicletta (da corsa, mountain bike, biciclette ibride, etc.), i diversi settaggi per adattare la bicicletta al corridore (e non il contrario) e i vari tipi di equipaggiamento che si possono scegliere, oltre ad una prima indicazione sui prezzi e sugli equipaggiamenti a cui è meglio non rinunciare. A proposito di settaggi: degna di nota è la formula di Hinault, illustrata nel libro. La formula ci permette di calcolare la corretta altezza a cui regolare la sella della bici: basta moltiplicare la misura del cavallo per 0.885, oppure misurare il piantone della bicicletta e moltiplicare il cavallo per 0.65.

Vengono poi presentate le basi di un buon allenamento ciclistico: dalla dieta all’uso del cardiofrequenzimetro, dal riscaldamento allo stretching, dal metodo di pedalata alla risoluzione dei problemi di affaticamento, fino ad arrivare a definire un piano di allenamento declinato in microcicli e macrocicli per un totale di 1 anno di programmazione.

Il libro si chiude con una panoramica delle corse e dei corridori che Cassani ha incontrato durante la sua carriera; parlando di Ivan Basso, mi ha entusiasmato la descrizione che Cassani ne dà:

Il segreto della sua forza è anche nella sua scrupolosità. […] Uno come Ivan, se sa di aver fatto tutto per bene, si convince che allora, lì, è lui il più forte. E questa convinzione può essere determinante in un momento cruciale.

In definitiva il libro è molto semplice ed utile: la prima parte è interessante e nozionistica; più di una volta mi sono ritrovato ad inserire segnalibri per approfondire l’argomento trattato prima in teoria e poi sulla bicicletta. La seconda parte, essendo più narrativa, è decisamente più lineare, scorrevole, e al tempo stesso coinvolgente proprio perché si parla di campioni e gare storiche come la Parigi-Roubaix.

Per concludere, un libro da avere se siete appassionati di bicicletta e di ciclismo.

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